Classe 1959, schivo, sempre lontano dai riflettori, Umberto Castiello è un neuroscienziato e psicologo italiano specializzato nello studio del comportamento e delle neuroscienze cognitive, con un focus particolare sulle interazioni tra cervello, corpo e ambiente.
E’ Professore Ordinario di Neuroscienze Cognitive presso il dipartimento di Psicologia Generale. Ha lavorato per circa sedici anni (1988-2004) presso università straniere quali l’Università di Lione, l’Università dell’Arizona, L’Università di Melbourne e l’Università di Londra.
Al suo attivo oltre 300 lavori su riviste internazionali.
Vincitore di un bando ERC – European Research Council tra i più competitivi a livello europeo supporta la ricerca di frontiera finanziando progetti visionari e altamente innovativi.
Con un finanziamento di 4 milioni di euro, Umberto Castiello è attualmente il responsabile scientifico del progetto RooMors At the roots of motor intentions, punta a decodificare il linguaggio chimico che le piante utilizzano per comunicare e “prendere decisioni importanti per risolvere i problemi dettati da un ambiente in continua mutazione”. All’interno del nuovo Laboratorio di Psicologia vegetale e comparata, assegnato al gruppo di ricerca Mind(the) Plant, Ricercatori e Ricercatrici stanno indagando l’intenzionalità del movimento nel mondo vegetale, confrontandosi con tecnologie sofisticate, arricchendo il bagaglio metodologico ad alta tecnologia del Dipartimento.
La recente inaugurazione del Laboratorio, unico al mondo per la peculiarità delle ricerche che vi si svolgono e per le sue caratteristiche tecnologiche, ha avuto una vasta risonanza mediatica.
Vuoi contattarlo? umberto.castiello@unipd.it
da LA MENTE DELLE PIANTE introduzione alla psicologia vegetale
…”Nel corso dei secoli, a diverse riprese, si è fatta strada l’idea che le piante siano organismi in grado di comunicare, e risolvere problemi complessi attraverso l’utilizzo di sofisticate e strategie e avere una vita sociale.
Se come definizione di cognizione adottiamo quella che fa riferimento alla capacità di percepire i segnali provenienti dall’ambiente circostante, elaborarli e mettere in atto risposte e strategie necessarie alla sopravvivenza, Allora diviene lecito pensare che le piante abbiano una forma di cognizione. In altre parole, le piante sono intelligenti nella scelta delle soluzioni da adottare per far fronte alle difficoltà legate alla loro esistenza appunto in questo senso dunque le, le piante possiedono una psicologia che può essere studiata e verificata analizzando il loro comportamento in termini di stimoli e risposte….
nel testo si proporrà l’idea che studiare le piante in termini cognitivi non può che essere vantaggioso per la comprensione dei meccanismi alla base delle risposte e comportamentali. si è cercato di Offrire ai lettori una descrizione al tempo stesso accattivante ed esatta di tali fenomeni Senza voler sbalordire. Il fatto è che a volte le storie che riguardano il mondo vegetale sono così incredibili che non c’è necessità di cercare il sensazionalismo.”
due chiacchere con UMBERTO CASTIELLO