DALLA RICERCA: RADICATI NELLA NATURA: riscoprire la foresta dimenticata nell’educazione scientifica. 
DALLA RICERCA: RADICATI NELLA NATURA: riscoprire la foresta dimenticata nell’educazione scientifica. 

DALLA RICERCA: RADICATI NELLA NATURA: riscoprire la foresta dimenticata nell’educazione scientifica. 

Oggi gli studenti sono sempre più distanti dal contatto diretto con il mondo naturale. L’apprendimento scientifico si svolge principalmente in ambienti chiusi come aule e laboratori, dove il mondo naturale viene analizzato e frammentato attraverso una prospettiva razionale e meccanicistica di matrice cartesiana e newtoniana. Questo approccio tende a trascurare il legame profondo e l’interconnessione tra gli esseri umani e gli altri fenomeni della vita, ignorando anche il ruolo attivo del mondo non umano.
Nel lavoro di Lee Beavington  della Facoltà di Scienze dell’Educazione,  Dipartimento di Biologia, Kwantlen Polytechnic University, Surrey, BC, Canada, analizza come la società, immersa nella tecnologia e dominata dagli schermi, abbia favorito l’alienazione dalla natura. Esplorando ricerche di ecopsicologia  dimostra  i benefici del contatto con la natura per la salute mentale e fisica, e critica i limiti delle motivazioni antropocentriche nel tentativo di riavvicinare gli studenti al mondo naturale. 

Lee Beavington propone esempi pratici, come l’insegnamento dei microbi in un contesto laboratoriale, e introduce il concetto di “fascino selvaggio” come mezzo per recuperare la connessione con ciò che definisce la nostra “foresta perduta”.
Conclude sostenendo  che l’educazione all’aperto, orientata verso una comprensione ecocentrica, sia non solo un’opportunità educativa fondamentale, ma una necessità per costruire un futuro sostenibile per tutte le forme di vita sulla Terra.

Buona lettura