Una nuova Storia!
Sapere che un territorio sparirà fa vedere i fantasmi. Nella zona del nostro territorio, sono fantasmi di paludi prosciugate, di alvei abbandonati dai loro fiumi, di poderi un tempo floridi e oggi ridotti a polvere.
Cos’è questa terra che sentiamo sotto i piedi? Questo paesaggio che davamo per scontato e che presto non ci sarà più?
Di fronte al disastro climatico la narrazione può aiutarci a forzare l’immaginazione. E prepararci all’incontro con i fantasmi.
«Cosa possono fare i nostri giovani interpreti di fronte a un processo che si svolge su una scala così vasta, immane, inabbracciabile? Come possono raccontare il disastro climatico in una chiave che non sia soltanto quella «postcatastrofica»?
Forse posso riscriverne la mappa. Scegliere un territorio e raccontare com’era, com’è e come sta per diventare.
Oggi gran parte del pianeta è in bilico tra acqua e terra e sull’orlo della catastrofe. L’alto Lazio lo è sempre stato.
Questo mondo di confine è sempre stato estremo. Ed è un estremo avamposto.